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Dove posizionare DustIQ

Dal Blog Kipp & Zonen

Di Xander van Mechelen

 

Quello della misura del coefficiente di soiling e polveri depositate sui pannelli è quasi una nuova branca della scienza; vi sono molte opinioni al riguardo, ma molti pochi dati storici o esperienze sul campo. Nonostante la misura a spot del nuovo sensorore DustIQ sia estremamente precisa, è saggio interpretarne i dati ed utilizzare il buon senso quando si cerca di estrapolare il valore misurato estendendolo all'intero parco sottoposto a monitoraggio, o parte di esso, per prendere decisioni. Il valore riportato da DustIQ è sicuramente corretto e preciso, ma la vera domanda è quanto questo valore sia rappresentativo dell'intero parco fotovoltaico.

 

Quanti punti di misura

 

Per avere una rappresentazione realistica del fenomeno del soiling in un parco fotovoltaico sarebbe necessaria l'installazione di DustIQ multipli. Anche lo Standard IEC61724-1:2017 per il monitoraggio delle performance di sistemi fotovoltaici infatti prescrive che si dovrebbe avere un numero di sensori di soiling pari a quelli di misura dell'irradianza. Questo suggerimento ha senso anche ad intuito; segue la stessa logica per la quale l'irradianza non è costante in un parco solare ed è importante dotarsi di un numero sufficiente di punti di misura per avere un'interpretazione valida e corretta dei rendimenti.

Per stabilire il numero di DustIQ necessari quindi Kipp & Zonen suggerisce ai (potenziali) clienti di seguire le proprie strategie sul numero di piranometri utilizzati. Ovviamente ogni DustIQ aggiuntivo migliora la validità della misura effettuata sull'intero parco. Per impianti da 1 MW, ad esempio, un singolo DustIQ posizionato al centro potrebbe rivelarsi sufficiente, mentre per impianti di dimensioni maggiori (ad esempio, 25 MW) è possibile immaginare una soluzione con uno strumento al centro ed uno in ogni angolo del parco per comprenderne in maniera appropriata lo schema di soiling.

 

Ma il fenomeno del soiling è diverso da quello dell'irradianza

 

Il fenomeno del soiling è diverso da quello dell'irradianza ed è inoltre estremamente legato al sito di installazione. Per quanto ci si possa attendere un valore di irradianza orizzontale mediamente costante per tutti i piranometri installati in un impianto, lo stesso non è solitamente vero per i valori rilevati da diversi DustIQ; se il vento, ad esempio, soffia sempre da est, ci si potrebbe ragionevolmente attendere valori di soiling maggiori nella parte orientale dell'impianto (e quindi stabilire protocolli di pulizia ad intervalli differenti). Nel caso in cui la direzione del vento dovesse cambiare durante le stagioni, lo schema di soiling potrebbe cambiare durante l'arco dell'anno.

È anche comunemente noto che le estremità delle vele, nonchè le file inferiori di ogni vela (quelle più prossime al terreno), soffrono solitamente di valori di soiling più elevati che non il resto dei moduli fotolvatici. Di conseguenza è meglio non collocare DustIQ in queste posizioni a meno che lo scopo non sia quello di studiare in maniera approfondita il comportamento del fenomeno del soiling nel proprio impianto. Ne è invece consigliata la collocazione laddove il fenomeno del soiling sia rappresentativo della maggior parte dei pannelli nell'area sottoposta a monitoraggio.

 

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